martedì 18 ottobre 2016

Step 04 - Il colore nel mito

" Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà"

                                                      Bernardo di Chiaravalle ( Epistola 106 n.2)


Chi si rispecchia nel colore verde?
Esso, essendo il risultato della combinazione dei colori blu e giallo, rappresenta la tentazione, tra il senso di quiete emanata dal blu e dell’energia infusa del giallo.
Questo colore  dona un senso di equilibrio, compassione e armonia. Oltre a trasmettere un effetto calmante, presenta l’energia accumulata non esternata con la possibilità di portare ad un eccessivo autocontrollo e bisogno di dominare sia le persone che gli eventi. 

Inoltre, chi ama il colore verde, è caratterizzato dal desiderio di fare bella figura e impressionare anche se, chi si ritrova nel colore verde, si sente insicuro dando prova di fragilità nei confronti di se stesso. E' abitudinario perché non accetta cambiamenti nei suoi modi di agire dato che, sentendosi il migliore, l’adattarsi al comportamento degli altri ridurrebbe il suo equilibrio.
..nella natura e nelle fiabe..
L'albero verdeggiante è simbolo di vita e fertilità, nella cultura delle civiltà antiche al centro di un giardino (Eden..), idea della conoscenza del bene e del male (albero biblico), produttore di frutti dell'immortalità (albero mesopotamico), Il più grande esempio della solidarietà tra l'uomo e la natura (Creta), a manifestazione del consolidato 'culto dell'albero'. Esso infatti rimane emblema di prosperità, continuità, promessa di risurrezione, e le divinità che incarnano queste virtù sono in parte o totalmente di color verde (Osiride per gli Egizi, Cerere per i Romani).
Per gli Egizi, il verde era utilizzato già 4000 anni fa con significati positivi: colore della vegetazione e del papiro, era simbolo di rigenerazione associato al Dio Ptah, (il Grande Creatore che aveva portato l’ordine nel caos primordiale di un mondo acquatico).
Rispetto al colore verde vi è anche il Dio Osiride era chiamato “Il Grande Verde”, colui che rinasce dopo la morte e, inoltre, di buon auspicio erano gli oggetti e le pietre di verde tinte.



Verde è anche il colore della natura visto come elemento che porta alla crescita e ricorda il rinnovamento ciclico del mondo naturale che muore per rinascere ogni primavera. 

Nelle  fiabe, dopo aver attraversato un bosco tenebroso, l’eroe o l’eroina trova una radura verdeggiante dove vede la soluzione dei propri problemi – doni magici –  o una dimora in cui dormire o riposare (esempio, un castello, casa dei nani).
Il verde è il colore degli spiriti dell’acqua, delle ninfe dei boschi e delle foreste, degli elfi e delle fate, questo
valore simbolico  si mette volentieri in contrasto con le autorità spesso ritrovate nei racconti o culti antichi: gli spiriti liberi guidati da questo principio incarnano figure  di fuorilegge come Robin Hood e la sua brigata vestita di verde o come Peter Pan, eterno bambino che riesce a volare senza il peso delle leggi e delle responsabilità degli adulti.
Le ombreggiature più scure delle tonalità del verde indicano i lati più oscuri della simbologia come la foresta buia e tenebrosa o gli antri delle grotte, forse il modo migliore di pensare al verde è considerarlo uno dei simboli di Madre Natura, una figura mitica che sopravvive nel pensiero moderno come ricordo dei tempi in cui la vita era un miracolo da venerare.
..nella risurrezione
La rigenerazione infinita della vegetazione durante tutto l'anno è di per sé una promessa di risurrezione; spesso essa viene integrata nel mito della vegetazione dove le piante sempreverdi sono simbolo di vita eterna (lauro, cipresso); esempi di miti: Dumuzi (Sumeri), Tammuz (Babilonesi), Osiride (Egizi), Attis e Dionisio (Greci).

Inoltre, le ALSEIDI, nella mitologia greca, sono ninfe dei boschi e si pensa che terrorizzassero i viandanti attraversavano le selve.
Apparivano sotto forma di giovani e bellissime ragazze irresistibili. Vi erano, però, alcune ninfe "buone", come viene raccontato dal mito di Eracle, che con filtri magici,  composti dalle foglie di alcune piante utili per guarire ferite o traumi, donavano protezione e passione ai forestieri. Le più famose erano Callisto e la sorella più piccola Anthea, legate sentimentalmente ad Artemide, dea della caccia.
.. il verde foresta nelle divinità nordiche
Freya è la più nota e più amata delle dee nordiche oggi. Il suo nome significa "la Signora" è la donna selvaggia fra le divinità del nord, dea dell’amore e della fertilità, è una delle più alte divinità di Asgard, una figura di potere e rispetto anche fra le Walkirie e gli Aesir.
Da sottolineare è il suo abbigliamento che, consiste in un vestito stretto che cade appena sopra le anche, una coppia di manicotti staccati dal vestito e stivali che salgono fino alle sue ginocchia; tutto il suo abito è dello stesso tessuto di verde foresta, ricamato in oro.
Sulla sua testa sta una mitra verde e bianca con una larga striscia verde e due strisce bianche intorno ai lati. Possiede anche un mantello di piume di falco che le permette di volare fra i mondi.
Curiosità: Il giorno Venerdì in inglese (Friday) prende il nome da lei.

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